sabato 28 maggio 2011

Conchiglioni di Primavera con cipolle fritte croccanti di Giuseppe


Zucchine, broccoletti siciliani, pomodorini per festeggiare la primavera!

In una padellina fate sfrigolare un pochino di cipolla tagliata finissima, poi aggiungete le verdure, il sale, un po' di pepe, due gocce di tabasco e lasciate andare 3 minuti.

In seguito aggiungete mezzo bicchiere di vino bianco, abbassate la fiamma al minimo ed attendete che il tutto appassisca  eventualmente aggiungendo un goccio d'acqua fino a formare un goloso sughetto per condire la vostra pasta preferita.

Scolate la pasta in una padella calda, conditela con olio e parmigiano, poi versate il sughetto di cui sopra e mantecate bene il tutto sulla fiamma vivace.

A parte avrete sminuzzato una cipolla che fritta in abbondante olio e lasciata poi in forno ad asciugare a 80 gradi circa costituirà una guarnizione nonchè l'elemento croccante della ricetta.

Tutto qui!

venerdì 27 maggio 2011

Risotto Au Contraire: carnaroli, sogliola, zucchine e parmigiano dimandorle di Giuseppe

Cucinare la sogliola al di fuori del semplice bollirla oppure arrostirla pare sempre un sacrilegio, perchè il pesce in questione è talmente delicato che qualsiasi altro sapore è in grado di sovrastarne la delicatezza.

Per questo, nel pensare ad un risotto con la sogliola, ho deciso di tostare il carnaroli con un goccio d'olio e cuocerlo solo con acqua, senza cioè preparare il classico fondo di battuto di verdure o anche solamente cipolle soffritte, e senza utilizzare il brodo.

Così, dopo  aver appena sbollentato la sogliola mantendola indietro di cottura e dopo averla sfilettata e messa da parte, ho conservato l'acqua di cottura, l'ho filtrata e l'ho utilizzata irrorandola -un poco alla volta- in una padella nella quale avevo messo da 5 minuti a soffriggere a fuoco medio una zucchina tagliata a rondelle non troppo sottili e mezzo scalogno (più delicato della cipolla) tagliato super sottile.

(Nota importantissima! Quando utilizzate lo scalogno...state sempre attente/i a non bruciarlo perchè lo scalogno non si comporta come la cipolla ma tira fuori un sapore amaro che vi costringe a buttare via tutto e ricominciare.)

In seguito ho abbassato la fiamma ed ho aspettato che si creasse una sorta di sughetto in bianco, al quale -in ultimo- ho aggiunto la sogliola che avevo messo precedentemente da parte, tagliata grossolanamente di modo da avere qualche bel pezzettino -qua e là- che possa capitare sotto i denti.


Quando il riso è giunto a cottura, l'ho unito al composto di zucchine/scalogno e sogliola e l'ho mantecato rapidamente in padella con un goccio di sauvignon (o altro vino bianco) aggiustando con pochissimo pochissimo sale perchè presto avrei aggiunto altro sale a parte.

Trattandosi di un risotto "sbagliato", infatti, ho anche pensato ad un "parmigiano sbagliato", così ho tritato finemente una manciata di mandorle, pepe nero in grani e sale grosso utilizzando la funzione "impulso" del mixer (non bisogna utilizzare l'alta velocità continua con la frutta secca e specialmente con le mandorle che sono molto oleose perchè altrimenti la mandorla si scalda, tira fuori l'olio, ed il composto si tramuta in una pasta di mandorle buona per i dolci di mia moglie).

Il risultato, cioè polvere di mandorle, pepe tritato e fior di sale (il fior di sale è una via di mezzo tra sale fino e sale grosso) l'ho messo sulla carta stagnola e passato in forno a 120 gradi per 15 minuti (nella foto il prima ed il dopo).



Con il composto così gratinato ho poi spolverizzato sia il risotto che il piatto a mo' di guarnizione. Chi vuole potrebbe aggiungere qualche gambo di prezzemolo tritato finemente con un coltello molto affilato.



Un goccio d'olio buono e via in tavola caldo caldissimo.

Garantisco che il sapore di sogliola non viene coperto da altri sapori: obiettivo raggiunto!

lunedì 23 maggio 2011

Pistacchio petit eclair... di Valeria

Per continuare la felice serie di piccola pasticceria primaverile oggi vi parlerei di un dolcino cremoso che va bene per un dopo pasto, ma anche come accompagnamento ad un thè goloso, magari profumato di bergamotto come un earl grey ;-)

la cosa comodissima è che si possono fare il giorno prima e, una volta farciti, si mettono in frigo e amen, non saranno più oggetto di attenzioni ansiogene fino all'assaggio del pranzo/cena/pausa relax in questione...magari si possono anche assaggiare prima se proprio viene un dubbio amletico prima della presentazione :-D

Gli ingredienti sono semplici, direi solo che ci vuole un pò di manualità con la sac a poche per fare i cilindretti che andranno in forno, ma non preoccupatevi che dopo i primi stortignaccoli che tirerete fuori vi renderete conto di come impugnare e premere per avere un salsicciotto uniforme!

Gli attrezzi che vi servono sono una teglia per stendere la pasta, una sac a poche con bocchetta liscia grande (la n.9 della wilton per intenderci) o se usate una monouso e siete già un pò pratiche dell'attrezzo potete tagliarla direttamente nel punto a 2, 2.5 cm dalla punta.

Ma procediamo per gradi, visto che per farli ci vuole più a dirsi che a farsi

Per la pasta choux  40-50 pz circa, vi servono:

250 gr di burro;

250 gr di acqua

250 gr di farina 00

4 gr di sale

circa 7 uova

per la crema:

un litro di latte;

100 gr di zucchero

200 gr di tuorlo

150 gr di zucchero

80 gr di amido

pasta di pistacchio 1-2 cucchiai (a Roma si trova da castroni)

per decorare:

cioccolato bianco

pistacchi tritati

procedimento

portare a primo bollore l'acqua con il burro ed il sale. unire la farina e cuocere fino a che il composto forma una palla e comincia a sfrigolare. (io uso una pentola antiaderente, mi trovo meglio)

lasciar riposare qualche minuto e cominciare ad unire il rosso un pò per volta con le fruste elettriche, fino a completo inserimento.

se la pasta risultasse ancora molto soda aggiungere ancora un tuorlo.

mettere tutto nella tasca da pasticcere e fare delle strisce di 5-6 cm di lunghezza ben distanziate.

cuocere a 180° per 18 min  circa

per la crema portate a lieve bollore il latte con lo zucchero, spegnete, e a parte mescolate i tuorli con il restante zucchero.

mettere in un pentolino il mix a fuoco dolce, aggiungere l'amido e il latte a filo, mescolare fino a che non arriva a consistenza cremosa, togliere dal fuoco e aggiungere la pasta di pistacchio

farcire gli eclair con la sac a poche, sciogliere il cioccolato bianco e appoggiateli capovolti sulla salsa ottenuta per glassarli uniformemente.

passare sopra i dolcini i pistacchi tritati.

V.

con questo dolcetto partecipo al contest di ciliegina

lunedì 9 maggio 2011

Torta spumosa di mandorle e nocciole... di Valeria


Questa era la torta di Luca, che poi è diventata di Stefania, che poi gira gira gira è diventata mia!

Quella che vedete è con qualche variante rispetto all'originale, vuoi perchè non tutti gli ingredienti erano reperibili, vuoi perchè un pò di fantasia non guasta mai, quindi...

Tutto comincia con un sacchettino un pò defilato che stava nella credenza dove tengo tutti gli "ingredienti segreti" delle mie torte...

questo pacchetto, che nascondeva farina di mandorle, era stato appositamente comprato da castroni a peso d'oro e senza un particolare scopo, tanto questo ingrediente poteva sempre servire, chissà..

chissà oggi, chissà domani stava per finire nel dimenticatoio, quando, qualche giorno fa guardo la scadenza e leggo "aprile 2011" (!)

A questo punto non ci sono stata, dopo la rapina da Castroni non potevo certo buttare 350 gr di farina di mandorle, tanto più che l'altro giorno, mentre tentavo di tritarne a scaglie qualcuna, ho lasciato andare troppo l'omogenizzatore del Ken e indovinate cosa ne era uscito??? altra amabile farina!!

Potevo farci i macarons, potevo fare altre cose meno impegnative, ma questa ricetta mi aveva ispirato per la sua semplicità e soprattutto per i suoi ingredienti, ovvero una meringa montata e semplice farina di mandorle.

Se non proprio le calorie, sicuramente ne avrebbe giovato l'impasto, che già immaginavo soffice e arioso... e immaginavo bene.

Una torta di una consistenza delicatissima sarà sotto il vostro palato quando l'assaggerete, provare per credere

questi gli ingredienti che io ho utilizzato:

per la torta:

180 g di albumi ( sono circa 6)

200 g di zucchero semolato

200 g di farina di mandorle

25 g di amido di riso o mais

circa 100g di nocciole tritate per la copertura

Procedimento per una torta da 22 24cm:

mettere un foglio di carta forno dello stessa circonferenza della teglia imburrata

cospargere con la granella di nocciole

Fate una meringa sostenuta con lo zucchero e l'albume, facendo prima montare le chiare da sole e poi aggiungendo a cucchiaiate la prima metà dello zucchero e poi tutto il resto.

una volta ottenuta una bella meringa soda e lucida aggiungere la farina e l'amido con una spatola mescolando delicatamente per non smontare.

sempre delicatamente, metterla dentro lo stampo e livellare per non lasciare buchi nell'impasto

Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 45 minuti. (io non ho avuto problemi durante la cottura se dovesse colorirsi troppo dopo 20 minuti abbassate a 170)

Una volta fredda sfornatela, giratela e servitela con del cioccolato fuso, che grazie alle nocciole in superficie sembrerà spalmata di nutella. (ho fatto la prova, è indistinguibile!!)

buona settimana

Valeria

martedì 3 maggio 2011

Tartelle ai lamponi e cioccolato bianco...di Valeria

tartelle_lamponi_valeria

Anche questa è una ricettina facile facile, ma di sicuro impatto, specie se i lamponi, che erano stati comprati per una merenda sana e golosa a base di yoghurt in vista dell'estate, sono finiti sopra queste tartelle per una cena con invitati dell'ultimo minuto...

Eh si che con scuse varie io e Giuseppe era un pò che non invitavamo nessuno a cena, vuoi perchè torni a casa lesso e di mettersi ai fornelli dopo una giornata di lavoro proprio non ce n'è voglia, vuoi perchè con il Leoncino in casa a volte gli fai la pappa e pensi "meno male che tra mezz'ora se ne va a letto, di stargli dietro non se ne può più... :-)"

insomma, vuoi qua vuoi là ogni scusa è stata buona per "afflaccarsi" sul divano e lì giacere... aprile dolce dormire....

Ma con i primi caldi (o freddi?) della bella stagione un sussulto di socialità è spuntato fuori e ad inaugurare la nuova sessione primavera-estate è stato un pranzotto dell'ultim'ora con parentame vario.

non vi dico le portate, tanto le ha fatte tutte Giuseppe, e magari ci farà anche un post...chissà... ;-)

ma rivendico il copyright sul dolce e, con poco tempo a disposizione sono uscite fuori queste tartelle ok

si fanno così:

un panetto di pasta frolla (che io ho quasi sempre pronto in freezer, ma che se avete mezz'ora per il riposo in frigo potete fare anche il giorno stesso)

nb. queste sono le dosi che normalmente uso per circa due torte diam 20 - 22, qui ne basterà di meno e il resto lo surgelate.

500 gr di farina debole

250 gr di burro morbido

150 gr di zucchero

un pizzico di sale

due uova

PROCEDIMENTO: nella ciotola della planetaria mettete farina, burro e sale a tocchetti e con le mani "pizzicate" il burro con la farina fino ad ottenere un composto sbricioloso

a questo punto nel Ken con gancio a foglia o K mettete lo zucchero e le uova e girate a velocità medio-alta fino a che "farà la palla"

togliere la frolla, metterla in frigo per mezz'ora  schiacciata a mò di tavoletta e avvolta da carta forno.

quando è bella soda formate delle piccole basi, si possono fare con un semplice coppapasta e farle cuocere rovesciate su una base (tipo tazzina da caffè) per dargli la forma a cupoletta  o come ho fatto io che le ho messe dentro uno stampo per cioccolatini...

in forno a 180 per un quarto d'ora, anche meno se tirate la frolla sottile, quando cominciano a dorare i bordi è pronta

Intanto preparate la crema al cioccolato bianco, per una ventina di tartelle potete usare

100gr di cioccolato bianco

4 tuorli

150 gr di zucchero

un cucchiaio di maizena

500 ml di latte

mezza scorza di limone grattugiata


mettete a scaldare il latte con la scorza e appena giunge a piccolo bollore spegnere e lasciar riposare

mescolate uova, zucchero e maizena a parte

NB: le versioni per la pasticcera sono tante e alcune dicono di mescolare le uova con lo zucchero altri di montarle con le fruste ecc ecc... beh, io vi dico che le ho provate tutte e il risultato finale è sempre uguale, quindi io mescolo semplicemente senza far incorporare aria, tanto una crema come la pasticcera non ha bisogno di montare

quando è tutto pronto, mettete sul fuoco, aggiungete il cioccolato bianco e il latte e mescolate fino a che non addensa, togliete dal fuoco e, sempre mescolando, mettete il pentolino dentro un bagnomaria freddo, fino a che la crema si fredda.

una volta pronta, coprite fino a che dovrete assemblare le tartelle, con una pellicola a contatto.

A questo punto la fase più veloce e divertente: prendete le cupolette, farcitele, e lasciate sprofondare mollemente ma non troppo i lascivi lamponi..(ma anche more, fragole, fragoline) :-D :-D :-D

poi, facoltativo ma io lo consiglio, spolverate prima di servire con dello zucchero a velo

tempo totale di preparazione. 20-30 min