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venerdì 13 luglio 2012

Quiche di zucchine e mozzarella ... di Giuseppe


Finalmente il piccolo Leone si è convinto della bontà della mozzarella (anche detta "pappa di latte della mucca carolina") e per questo mi sono permesso di festeggiare l'avvenimento con una quiche di zucchine e mozzarella alla quale i più buongustai come voi (a casa mia incontro forti resistenze) vorranno e potranno sicuramente aggiungere qualche alicetta per conferire al piatto un sapore inimitabile.

In ogni caso avrete bisogno di :

- un foglio pasta brisee (potete comprarla già fatta o potete realizzarla in casa, in questo caso è stata comprata, ma attenzione perchè quella fatta in casa è sempre molto migliore e meno grassa specie per chi sta a dieta)
-tre zucchine romanesche (che sono quelle più piccole con il "fiore", ma ovviamente potete utilizzare qualsiasi zucchina)
-4 uova
-40 grammi di parmigiano
-mezzo bicchiere di latte intero
-sale e pepe q.b.
-una mozzarella



Le zucchine vanno sminuzzate come fossero carotine in filamenti con l'apposita grattugia, ma ovviamente potete farle anche a rondelle. Abbiate solo l'accortezza di sbollentarle (dopo averle sminuzzate) 5 minuti in acqua per averle più morbide o resteranno durette.

A parte sbattete le uova, aggiungete sale e pepe, il parmigiano ed i cubetti tagliati piccoli di mozzarella. In ultimo aggiungete le zucchine sbollentate.

Continuate a sbattere ed amalgamare il tutto, poi versate il composto in una teglia con carta forno sulla quale avrete adagiato la pasta brisee.


In forno (già caldo)  a 180 gradi per 40 minuti, ripiano medio/inferiore. Volendo potete utilizzare latte o tuorlo d'uomo per spennellare i bordi della pasta brisee ed ottenere un colore più nocciolato (io non l'ho fatto).

Buon appetito!!!



con questa ricetta partecipo alla sfida di luglio di Cucina Laura:





sabato 28 maggio 2011

Conchiglioni di Primavera con cipolle fritte croccanti di Giuseppe


Zucchine, broccoletti siciliani, pomodorini per festeggiare la primavera!

In una padellina fate sfrigolare un pochino di cipolla tagliata finissima, poi aggiungete le verdure, il sale, un po' di pepe, due gocce di tabasco e lasciate andare 3 minuti.

In seguito aggiungete mezzo bicchiere di vino bianco, abbassate la fiamma al minimo ed attendete che il tutto appassisca  eventualmente aggiungendo un goccio d'acqua fino a formare un goloso sughetto per condire la vostra pasta preferita.

Scolate la pasta in una padella calda, conditela con olio e parmigiano, poi versate il sughetto di cui sopra e mantecate bene il tutto sulla fiamma vivace.

A parte avrete sminuzzato una cipolla che fritta in abbondante olio e lasciata poi in forno ad asciugare a 80 gradi circa costituirà una guarnizione nonchè l'elemento croccante della ricetta.

Tutto qui!

venerdì 27 maggio 2011

Risotto Au Contraire: carnaroli, sogliola, zucchine e parmigiano dimandorle di Giuseppe

Cucinare la sogliola al di fuori del semplice bollirla oppure arrostirla pare sempre un sacrilegio, perchè il pesce in questione è talmente delicato che qualsiasi altro sapore è in grado di sovrastarne la delicatezza.

Per questo, nel pensare ad un risotto con la sogliola, ho deciso di tostare il carnaroli con un goccio d'olio e cuocerlo solo con acqua, senza cioè preparare il classico fondo di battuto di verdure o anche solamente cipolle soffritte, e senza utilizzare il brodo.

Così, dopo  aver appena sbollentato la sogliola mantendola indietro di cottura e dopo averla sfilettata e messa da parte, ho conservato l'acqua di cottura, l'ho filtrata e l'ho utilizzata irrorandola -un poco alla volta- in una padella nella quale avevo messo da 5 minuti a soffriggere a fuoco medio una zucchina tagliata a rondelle non troppo sottili e mezzo scalogno (più delicato della cipolla) tagliato super sottile.

(Nota importantissima! Quando utilizzate lo scalogno...state sempre attente/i a non bruciarlo perchè lo scalogno non si comporta come la cipolla ma tira fuori un sapore amaro che vi costringe a buttare via tutto e ricominciare.)

In seguito ho abbassato la fiamma ed ho aspettato che si creasse una sorta di sughetto in bianco, al quale -in ultimo- ho aggiunto la sogliola che avevo messo precedentemente da parte, tagliata grossolanamente di modo da avere qualche bel pezzettino -qua e là- che possa capitare sotto i denti.


Quando il riso è giunto a cottura, l'ho unito al composto di zucchine/scalogno e sogliola e l'ho mantecato rapidamente in padella con un goccio di sauvignon (o altro vino bianco) aggiustando con pochissimo pochissimo sale perchè presto avrei aggiunto altro sale a parte.

Trattandosi di un risotto "sbagliato", infatti, ho anche pensato ad un "parmigiano sbagliato", così ho tritato finemente una manciata di mandorle, pepe nero in grani e sale grosso utilizzando la funzione "impulso" del mixer (non bisogna utilizzare l'alta velocità continua con la frutta secca e specialmente con le mandorle che sono molto oleose perchè altrimenti la mandorla si scalda, tira fuori l'olio, ed il composto si tramuta in una pasta di mandorle buona per i dolci di mia moglie).

Il risultato, cioè polvere di mandorle, pepe tritato e fior di sale (il fior di sale è una via di mezzo tra sale fino e sale grosso) l'ho messo sulla carta stagnola e passato in forno a 120 gradi per 15 minuti (nella foto il prima ed il dopo).



Con il composto così gratinato ho poi spolverizzato sia il risotto che il piatto a mo' di guarnizione. Chi vuole potrebbe aggiungere qualche gambo di prezzemolo tritato finemente con un coltello molto affilato.



Un goccio d'olio buono e via in tavola caldo caldissimo.

Garantisco che il sapore di sogliola non viene coperto da altri sapori: obiettivo raggiunto!